Artikel_Header_1920x600_DVGW_Trinkwasserhygiene_Energiesparen-1

La DVGW (“Deutscher Verein des Gas und Wasserfaches”, l'Associazione tecnica e scientifica tedesca per gas e acqua) conferma: La sicurezza igienico-sanitaria dell'acqua potabile e il risparmio energetico non sono contraddittori - in determinate condizioni

5 minuti di lettura

"Risparmio energetico nell'ambito dell'acqua calda - è possibile?" L'Associazione tecnica e scientifica tedesca per gas e acqua (DVGW) si occupa di rispondere a questa domanda nella sua ultima scheda informativa. Il documento attualmente pubblicato conferma nei suoi contenuti quello che è un tema anche per Schell: cioè, che il risparmio energetico e idrico è possibile solamente in determinate condizioni, senza mettere in pericolo la sicurezza igienico sanitaria dell'acqua. Abbiamo riassunto di seguito di quali condizioni stiamo parlando, sempre nel rispetto della massima "La salvaguardia della salute ha sempre precedenza rispetto al risparmio energetico", come richiesto anche dal GEG (Gebäudeenergiegesetz - Legge per l'efficienza energetica degli edifici).

Ridurre la temperatura dell'acqua calda?

L'associazione tecnica e scientifica tedesca per gas e acqua (DVGW) non approva una riduzione generale della temperatura dell'acqua calda. Il motivo: "La temperatura è importante per ridurre al minimo la probabilità di una riproduzione eccessiva di legionella e rappresenta nella area di circolazione dell'acqua calda l'unica misura correttiva che impedisce la riproduzione di legionella in modo sicuro." Per questo motivo, l'acqua potabile calda (AC) negli impianti di grandi dimensioni deve avere una temperatura minima pari a 55°C in ogni punto dell'edificio, mentre l'acqua fredda (AF) non deve avere una temperatura superiore a 25°C. Dott. Peter Arens, l'esperto della sicurezza igienico-sanitaria presso Schell, afferma: "Pur considerando questo dato di fatto è comunque possibile applicare qualche accorgimento per abbassare i costi energetici."

Misure di risparmio energetico a breve termine negli edifici esistenti attraverso un approccio diverso degli utenti e limitatori di portata.

Soprattutto gli utenti possono, secondo la DVGW, contribuire significativamente attraverso un approccio diverso: chi consuma basse quantità di acqua calda risparmia l'energia che serve per riscaldarla e, quindi, denaro. Infatti, i parametri importanti sono la quantità d'acqua, la temperatura di utilizzo impostata di massimo 55°C su ogni punto di prelievo e i tempi di utilizzo. "Per ogni punto di prelievo con un alto consumo ed un frequente utilizzo si possono raggiungere grandi risparmi di costi attraverso miscelatori a risparmio idrico o limitatori di portata", afferma il dott. Peter Arens. Sono raccomandabili in questo caso i regolatori del getto dinamici come quelli della gamma Schell che limitano la quantità d'acqua utilizzata, indipendentemente dalla pressione, anche con il montaggio di un rubinetto sottolavabo Schell si può ridurre il consumo d'acqua.

  • Gli impianti di acqua potabile esistenti negli edifici presentano un consumo di acqua pari a 9 litri/min per docce e di 4,2 litri/min per la rubinetteria per lavabi, se gli impianti sono stati progettati e dimensionati seconda la norma DIN 1988-300 (2012). Nella pratica, invece, si trovano spesso portate di acqua potabile maggiori. Se la portata viene ridotta ai suddetti valori, è possibile risparmiare attorno al 40% di acqua potabile, acqua di scarico e acqua sanitaria, senza perdite in termine di sicurezza igienico-sanitaria.
  • Nelle aree di forte passaggio come i bagni negli aeroporti, i wc negli edifici pubblici, ospedali ecc. si può ridurre la portata di un lavabo anche a 3 litri/min, se la frequenza di utilizzo è molto alta.

Misure di risparmio energetico a breve termine negli impianti di grandi dimensioni di edifici

  • L'intervento periodico per combattere la legionella (ad es. il riscaldamento settimanale o giornaliero dell'acqua a 70°C durante le ore notturne) può essere eliminato, poiché non ha nessuna utilità per la sicurezza igienico sanitaria in impianti dell'acqua sanitaria con una temperatura minima di 55°C.
  • La pompa di circolazione può essere disattivata fino a otto ore consecutive negli impianti che presentano caratteristiche perfette per la sicurezza igienico-sanitaria dell'acqua potabile. A differenza della comune abitudine comune di esecuzione durante le ore notturne, ciò dovrebbe essere fatto di giorno, quando l'acqua sanitaria viene in ogni caso utilizzata.

Misure di risparmio energetico a lungo termine

In genere, gli edifici di nuova costruzione sono molto più efficienti in termini di risparmio energetico rispetto a edifici più vecchi con impianti di acqua potabile datati. "Questo perché in fase di progettazione è possibile progettare in modo ottimale l'impianto di acqua potabile, in modo che i costi di investimento e gestione possono essere ridotti in modo significativo", spiega il dott. Peter Arens. La DVGW consiglia: Negli edifici di nuova costruzione o ristrutturazioni di edifici esistenti si devono adattare le dimensioni dell'impianto di riscaldamento dell'acqua sanitaria e delle tubazioni e rubinetterie ecc. al consumo effettivo. Nel caso di ristrutturazioni può anche significare dover ridimensionare completamente gli impianti di acqua potabile non necessari. 

A tale proposito, il dott. Peter Arens raccomanda fortemente l'impiego di impianti con raccordi a T con minori portate su tutti i punti di prelievo, per ridurre l'impianto alle dimensioni necessarie. "Il dimensionamento dell'impianto di acqua potabile dovrebbe avvenire con portate nominali ridotte anziché con i valori della norma DIN 1988-300, tabella 2. Ciò è comunque consentito espressamente in base alla nota in calce a questa tabella." In questo modo è possibile sfruttare al massimo il potenziale di risparmio relativo ai costi di investimento e gestione. 

In breve:

Nella sua nuova scheda informativa "Risparmio energetico nell'ambito dell'acqua sanitaria - è possibile?", l'associazione DVGW elenca misure a breve e lungo termine per abbassare i costi dell'acqua sanitaria, senza mettere in pericolo la sicurezza igienico-sanitaria dell'acqua potabile. La scheda fornisce consigli utili per il risparmio idrico e energetico, senza influire sulla qualità dell'acqua potabile. Tanti di questi si possono mettere in pratica senza ulteriori costi. Inoltre esistono oggigiorno già tutte le soluzioni necessarie per il risparmio idrico in aziende che, come Schell, sono attive già da decenni in paesi che possiedono scarse risorse idriche, come la Spagna o l'India. Pertanto continua ad essere valida la premessa: La salvaguardia della salute ha la priorità rispetto al risparmio energetico.