I nostri prodotti, innovativi e sostenibili, sono stati scelti per l'ammodernamento di numerosi edifici. Contribuiscono a preservare la qualità dell'acqua potabile e contribuiscono alla tutela della salute degli utenti.
Nel nostro blog scoprite informazioni interessanti relative alla sicurezza igienico-sanitaria dell'acqua potabile, conoscete i nostri prodotti SCHELL e trovate fatti e informazioni avvincenti che ruotano attorno al pianeta acqua.
Impermeabilizzazione sicura negli ambienti sanitari: protezione contro l'umidità e i danni
Impermeabilizzazione sicura negli ambienti sanitari: protezione contro l'umidità e i danni
In fase di progettazione o di esecuzione dei lavori: l'impermeabilizzazione degli edifici rappresenta una sfida fondamentale per garantire una protezione duratura contro l'umidità. Se non viene eseguita con la dovuta attenzione, si rischiano ingenti danni, ritardi nei lavori o richieste di risarcimento. Per progettisti e professionisti del settore questo significa che: solo con una progettazione particolarmente accurata, soluzioni di sistema verificate e un coordinamento chiaro è possibile soddisfare in modo sicuro tutti i requisiti tecnici.
Perché una buona impermeabilizzazione è così importante?
Danni strutturali, rilavorazioni, controversie legali e richieste di risarcimento: quando qualcosa va storto in cantiere, le conseguenze sono spesso gravi. Una delle cause più frequenti: impermeabilizzazioni non conformi alle regole tecniche o agli standard di settore.
Umidità negli edifici: i danni causati dalle infiltrazioni di acqua
Impermeabilizzazioni difettose possono provocare significativi danni a un edificio, che non solo compromettono la struttura dello stesso, ma rappresentano anche un rischio per la salute e l'incolumità dei suoi abitanti. Attraverso le zone non correttamente impermeabilizzate, l'umidità può penetrare nell'edificio, con gravi conseguenze.
Tipiche conseguenze sono:
Formazione di muffa
Marcescenza del legno
Cedimento dei materiali
Danni strutturali
Nota: anche piccole infiltrazioni possono causare grandi problemi.
Attenzione: un'impermeabilizzazione inadeguata può comportare costi di risanamento molto elevati
I danni causati dall'acqua spesso rimangono a lungo inosservati, fino a quando non diventano visibili e particolarmente gravosi.
Un aspetto di estrema importanza: più a lungo non ci si accorge di un'infiltrazione di umidità, più estesi e costosi saranno i successivi interventi di riparazione.
Danni causati dall'acqua delle tubature: costi e cause in sintesi
Fonte: haustec.de, Sanitär/Installationstechnik
Costo complessivo dei danni causati da acqua proveniente da impianti idraulici
Circa 3,08 miliardi €/anno Costo medio del danno
Circa 2.717 € Percentuale dei danni causati da guarnizioni difettose
Circa il 25% dei casi
Fondamenti normativi per l'impermeabilizzazione degli edifici
Impermeabilizzazione in ambienti interni: cosa sapere sulla DIN 18534
DIN 18534 Impermeabilizzazione degli ambienti interni:
Parte 1: Regole generali per tutti i materiali impermeabilizzanti
Parte 2: Impermeabilizzazione con materiali impermeabilizzanti a fogli
Parte 3: Impermeabilizzazione con materiali impermeabilizzanti da lavorare in forma liquida in combinazione con rivestimenti in piastrelle e pannelli/lastre(AIV-F = Impermeabilizzazione in combinazione – Materiali impermeabilizzanti liquidi)
Parte 4: Impermeabilizzazione con asfalto colato o mastice d'asfalto
Parte 5: Impermeabilizzazione con materiali impermeabilizzanti a fogli in combinazione con rivestimenti in piastrelle e pannelli/lastre(AIV-B = Impermeabilizzazione in combinazione – Materiali impermeabilizzanti a fogli)
Parte 6: Impermeabilizzazione con materiali impermeabilizzanti a pannelli in combinazione con piastrelle e pannelli/lastre(AIV-P = Impermeabilizzazione in combinazione – Materiali impermeabilizzanti a pannelli)
Importante: le Parti da 2 a 6 devono essere sempre considerate insieme alla Parte 1.
Responsabilità condivisa tra gli specialisti del settore SHK e i piastrellisti: i requisiti interprofessionali
L'impermeabilizzazione degli ambienti umidi, ad esempio nelle zone doccia, e il rispetto dei relativi requisiti vengono solitamente affidati ai piastrellisti. Ma non è così semplice come sembra! La norma DIN 18534 stabilisce espressamente quanto segue: la corretta implementazione di un'impermeabilizzazione degli ambienti interni è responsabilità congiunta di tutte le categorie professionali coinvolte.
Ciò significa che: non solo i piastrellisti, ma anche i progettisti, gli installatori e gli altri operai specializzati sono responsabili affinché le disposizioni della norma vengano rispettate.
Un consiglio pratico: chiarire le responsabilità sin dall'inizio. Un coordinamento tempestivo tra tutte le categorie professionali coinvolte consente di risparmiare tempo, costi e inutili interventi successivi.
I requisiti per ambienti sanitari commerciali e pubblici
Carico più elevato dovuto alla frequenza di utilizzo
A causa dell'elevata frequenza di utilizzo e di una maggiore esposizione all'acqua, negli ambienti sanitari pubblici e commerciali si applicano requisiti particolarmente rigorosi per ciò che concerne l'impermeabilizzazione.
Le zone che presentano maggiori criticità sono:
Docce multiple e spogliatoi
Piscine
Ampie zone doccia a livello
Aree caratterizzate dalla presenza frequente/permanente di schizzi, acqua di servizio e ristagni
A ciò si aggiungono elevati rischi causati da intasamenti, allagamenti o atti vandalici.
Perché le classi di impatto dell'acqua sono così importanti
Fondamentali sono le classi di impatto dell'acqua, definite nella Parte 1 della norma DIN 18534. La norma DIN suddivide gli ambienti umidi in quattro classi di impatto dell'acqua, a seconda dell'intensità della sollecitazione idrica. Questa classificazione è alla base di qualsiasi progetto di impermeabilizzazione. Più elevata è la classe, più rigorosi sono i requisiti relativi a lavorazione, materiali, disposizioni di installazione, ecc.
Le classi di impatto dell'acqua sono: W0-I (impatto basso), W1-I (impatto moderato), W2-I (impatto elevato) e W3-I (impatto molto elevato). In linea di principio vale quanto segue: ai bagni domestici viene assegnata al massimo una classe di impatto dell'acqua W2-I. La classe W3-I è sostanzialmente limitata alle superfici pubbliche o commerciali. L'immagine seguente illustra in modo chiaro come le disposizioni progettuali influenzino la classe di impatto dell'acqua da assegnare.
Un consiglio pratico: la classe di impatto dell'acqua deve essere considerata già in fase di progettazione preliminare o di sviluppo del progetto. In questo modo, è possibile verificare tempestivamente le condizioni costruttive – ad esempio la fattibilità dell'intervento, la qualità della situazione edilizia in caso di risanamento, e l'eventuale necessità di lavori aggiuntivi per garantire il rispetto dei requisiti relativi ai sottofondi.
Perché anche le classi di fessurazione e le classi di utilizzo degli ambienti sono importanti
Oltre alle classi di impatto dell'acqua, la norma DIN 18534 definisce anche le classi di fessurazione e le classi di utilizzo degli ambienti per la scelta della tipologia di impermeabilizzazione più idonea.
Classi di fessurazione: le classi di fessurazione indicano in quale misura l'impermeabilizzazione deve essere in grado di sopportare movimenti e variazioni successive della larghezza delle fessure nel supporto o sottofondo per impermeabilizzazione, garantendo la tenuta nel tempo. Agli ambienti interni viene generalmente assegnata una classe di fessurazione R1-I.
Classi di utilizzo degli ambienti: le classi di utilizzo degli ambienti fanno riferimento all'utilizzo previsto in un ambiente e forniscono indicazioni su eventuali misure aggiuntive di impermeabilizzazione che possono essere necessarie per migliorare il microclima del rispettivo ambiente e prevenire la formazione di muffa.
Fondamenti normativi in sintesi:
W0-I (impatto basso)
Superfici con esposizione occasionale a spruzzi d'acqua
R1-I
(fino a circa 0,2 mm)
Superfici verticali nei bagni al di fuori delle aree doccia e cucine domestiche
Superfici orizzontali in ambito domestico senza scarico, ad es. cucine, lavanderie, WC per gli ospiti
W1-I (impatto moderato)
Superfici con esposizione frequente a spruzzi d'acqua o esposizione occasionale ad acqua di servizio, senza intensificazione dell'umidità dovuta a ristagni
R1-I
(fino a circa 0,2 mm)
Superfici verticali sopra vasche da bagno e nelle docce dei bagni
Superfici orizzontali in ambito domestico con scarico
Superfici orizzontali nei bagni con o senza scarico, purché non soggette a forte esposizione all'acqua proveniente dalla zona doccia
W2-I (impatto elevato)
Superfici con esposizione frequente a spruzzi d'acqua e/o acqua di servizio, intensificata temporaneamente soprattutto sul pavimento a causa dei ristagni d'acqua
R1-I
(fino a circa 0,2 mm)
Superfici verticali di docce in impianti sportivi o commerciali
Superfici orizzontali con scarichi e/o canaline
Superfici orizzontali in locali con docce a filo pavimento
Superfici orizzontali e verticali in impianti sportivi o commerciali
W3-I (impatto molto elevato)
Superfici soggette a esposizione molto frequente o prolungata a spruzzi d'acqua e/o acqua di servizio, o ad acqua derivante da procedure di pulizia intensive, con intensificazione dovuta a ristagni
R1-I
(fino a circa 0,2 mm)
Superfici nelle zone di percorrenza intorno alle piscine
Docce e impianti doccia in impianti sportivi/commerciali
Superfici in attività commerciali (cucine professionali, lavanderie, birrifici, ecc.)
Impermeabilizzazione a cura del piastrellista
Ecco perché è fondamentale utilizzare sempre un UNICO sistema
La norma DIN 18534 prescrive quanto segue: è consentito utilizzare solo nastri sigillanti, manicotti e accessori che siano testati e approvati insieme ai materiali impermeabilizzanti del rispettivo produttore.
Una volta scelto un sistema di impermeabilizzazione, occorre attenersi sempre a quel sistema!
Rischio di vizi e difetti occulti in caso di combinazioni non testate
Chi utilizza diversi sistemi di impermeabilizzazione – ad esempio residui di un nastro sigillante del produttore A in combinazione con una malta impermeabilizzante del produttore B – corre il rischio di generare difetti nascosti!
Unica eccezione: il committente sottoscrive una dichiarazione in cui conferma che si tratta di una costruzione speciale da lui approvata; tale pratica resta tuttavia sconsigliata.
Soluzione di sistema per l'impermeabilizzazione: il manicotto sigillante per zone di dilatazione certificato di SCHELL
Ecco cosa rende il manicotto sigillante per zone di dilatazione una vera soluzione di sistema
Manicotto sigillante per zone di dilatazione per l'impermeabilizzazione di edifici, specifico per le Masterbox di SCHELL e conforme alla norma DIN 18534:
le rubinetterie sottotraccia SCHELL vengono installate con la Masterbox di SCHELL, che richiede un'impermeabilizzazione adeguata conformemente alla DIN 18534.
Importante: qui è necessaria una soluzione testata dal produttore, specificamente approvata per l'utilizzo con la Masterbox di SCHELL.
A tal fine, SCHELL offre un proprio manicotto sigillante per zone di dilatazione, certificato e perfettamente compatibile. Il montaggio e le istruzioni di montaggio sono stati considerati nel processo di certificazione e pertanto sottoposti a verifica così come la compatibilità con i più comuni sistemi di impermeabilizzazione.
Panoramica delle caratteristiche tecniche
Impermeabilizzazione conforme a DIN 18534
Soddisfa i requisiti più elevati per le classi di impatto dell'acqua da W0-I a W3-I
Certificazione KIWA – Prodotto e montaggio
Approvato per l'uso con:
Otto Coll M 500 (sigillante/adesivo ibrido)
ARDEX S7 Plus (malta impermeabilizzante flessibile)
Fissaggio supplementare alla Masterbox tramite nastro adesivo/sigillante
Marcatura colorata (per evitare confusione tra elementi vecchi e nuovi) e logo SCHELL per un'applicazione sicura
Prevenzione degli errori di montaggio grazie alla presenza di marcature chiare e univoche
Montaggio: il manicotto sigillante per zone di dilatazione viene posizionato sopra la Masterbox e premuto saldamente sul supporto/sottofondo esistente.
Installazione con ARDEX S7 Plus (malta impermeabilizzante flessibile)
Installazione con Otto Coll M 500 (sigillante/adesivo ibrido)
Masterbox SCHELL installata con ARDEX S7 Plus (malta impermeabilizzante flessibile)
Masterbox SCHELL installata con Otto Coll M 500 (sigillante/adesivo ibrido)
Le istruzioni di montaggio complete sono disponibili qui.
Vantaggi per la progettazione e l'esecuzione
Impermeabilizzazione sicura e conforme alla norma DIN 18534
Maggiore sicurezza in fase di pianificazione grazie a una soluzione di sistema certificata
Istruzioni di montaggio dettagliate e orientate alla pratica
Ulteriori informazioni sulle nostre Masterbox e sui prodotti compatibili sono disponibili qui.
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